20 gennaio 2014

Frittata alla birra (di riso)


Ebbene sì, me lo dico da sola: 'Roberta, stai diventando noiosamente monocromatica con gli sfondi'. E prima nero, poi bianco, poi ancora nero e il prossimo temo che sarà bianco (e anche un po' nero). Ma che ci posso fare se proprio non ce la faccio ad immaginare una tazza sullo sfondo, un tovagliolo ripiegato sotto al piatto, una padella unta o una posata vintage? Da quel giorno in cui decisi quale sarebbe stata la mia strada, perseguo con questa idea del 'solo-cibo' nell'immagine. Ma avete provato a fare qualcosa che non fosse nelle vostre corde? A comprare un vestito per poi pentirvi subito dopo essere usciti dal negozio perché voilosapevate che il consiglio della commessa era magari sincero, che quell'abito vi sta bene addosso, sul corpo, ma non nel cervello. E non c'è sarta che tenga che possa aggiustarvelo, stringendo o allargando un po' qui e là. La vostra strada è già segnata ma la fregatura è riuscire ad imbroccarla senza perdersi nel bosco. Perché la vera verità, che è nata oggi tra le idee che là dentro stanno strette strette, è che il problema non è lavorare duramente ma capire veramente il lavoro che ci piace fare.
Chi ha la fortuna di capirlo, gode di tutta la mia stima.

Torniamo a questo 2014 che si rivela in salita, in discesa e poi torna in salita. Se non fosse che questi sali e scendi si riferiscono al mio umore, potrebbe essere perfino divertente. Tuttavia cerco di applicare gli anni di yoga, le discipline orientali, la meditazione e i miei trascorsi new age, per cercare di restare con i nervi saldi e di pensare positivo perché almeno la capacità di generare i pensieri come ci piacciono è ancora una delle poche libertà che abbiamo ed è anche esente da tasse; quindi tanto vale pensare che andrà nel migliore dei modi e se così non sarà, ci penserò al momento opportuno.

Ripartiamo da almeno una cosa certa: il progetto Look&Taste di Riso Scotti che mi vedrà nel gruppo anche per quest'anno. A dir la verità questa era una proposta per il 2013 e visto che l'avevo pensata per un picnic, che per il mese di gennaio mi sembra caschi alla perfezione, faccio la furba e dichiaro che mi muovo con anticipo di almeno 6 mesi pubblicando il mio primo esperimento di panificazione (chiedo umilmente perdono a coloro che panificano seriamente e con professionalità, io ho solo scherzato...).
Pane e frittata: tra gli abbinamenti più classici per un panino. Ma questa proposta è per un insolito pic-nic al chiaro di luna, dove il pane si confonde con il colore della notte e la luna e le stelle sono luminose quanto il sole che splende in una giornata d’estate. Un morso ed è subito atmosfera.

Pane al nero di seppia e frittatine di farina di ceci e zucca con birra di riso

Per il pane:
125 gr di farina 00
125 gr di farina manitoba
110 gr di latte intero tiepido
50 gr di burro
1 cucchiaino di lievito in polvere per preparazioni salate
1 cucchiaino di sale e 1 cucchiaio di zucchero
8 gr di nero di seppia
olio extravergine d’oliva 
semi di sesamo nero

Sciogliere il lievito nel latte tiepido. Mettere in una ciotola le due farine, aggiungere lo zucchero e il sale e miscelare. Versare il lievito sciolto nel latte e cominciate ad amalgamare. Aggiungete il nero di seppia e il burro morbido. Lavorare l’impasto per circa 5-10 minuti, fino a quando sarà lucido ed elastico. Una volta pronto, passare l’impasto in un cucchiaio di olio d’oliva e lasciarlo lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio. Formare successivamente un filoncino, dividerlo in parti uguali del peso di circa 6-8 pezzi. Formare dei panini ben tondi e appoggiarli su una placca foderata con carta da forno. Lasciarli lievitare al caldo fino al raddoppio di volume. Spennellarli con qualche goccia di latte e cospargerli con i semi di sesamo nero. Infornarli in forno statico già caldo a 180°C per circa 15 minuti. Sfornarli e lasciarli raffreddare.

Per le frittatine:
150 gr di farina di ceci
acqua
birra di riso Riso Scotti
un quarto di zucca gialla
sale e pepe bianco
curcuma
olio extravergine di oliva

In una ciotola mettere la farina di ceci, il sale, il pepe bianco e un pizzico di curcuma. Aggiungere in pari quantità acqua e birra di riso (si dovrà ottenere una pastella non troppo densa) mescolando con una frusta e facendo attenzione a non formare grumi. Lasciare riposare per circa un’ora in frigorifero. In una pentola antiaderente, stufare la zucca senza buccia tagliata a pezzetti con un cucchiaio di olio, mezzo bicchiere di acqua e un pizzico di sale. Coprire con un coperchio e far cuocere la zucca fino a quando non sarà morbida. Una volta cotta, schiacciare con una forchetta e lasciare raffreddare. Aggiungere la zucca alla pastella, mescolare bene. Ungere un padellino antiaderente con un po’ di olio, versare un mestolo di pastella e fare una frittatina. Farcire i panini con le fruttatine. 
A piacere si potranno aggiungere salse, insalate di stagione, noci, mandorle a scaglie e quanto più sarà di nostro gradimento.

44 commenti:

  1. ti giuro che vorrei essere io noiosamente monocromatica come te :))
    te sei un genio, altro che noia! l'originalità delle tue composizioni minimal è strabiliante, chapeau con tutto il cuore :)
    io da quanto lititgo con gli sfondi per non parlare dei tovaglioli (accidenti a chi li ha inventati), ho deciso di eliminarli. tendo per natura ad essere minimalista anch'io ma il brutto che ho anche la fantasia mini-minimal!
    un bacione, buona settimana

    P.S. il problema non è lavorare duramente ma capire veramente il lavoro che ci piace fare. peccato che ci sono arrivata con una ventina d'anni di ritardo a capirlo :((

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    1. con grande maleducazione arrivo a ringraziarti con ben una settimana di ritardo. Chissà cosa avrò avuto da fare, ancora me lo chiedo.
      Grazie Fede, ti confesso che il sottrarre, oltre ad essere un'esigenza, a volte potrebbe essere anche un limite. Ogni tanto mi soffermo a guardare quelle belle foto piene di dettagli ma la concretezza prende il sopravvento e spazio e soldi reclamano l'essenzialità. Diciamo che a volte si fa di necessità virtù. Bacioni

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  2. Pura poesia.
    Non ho parole, le tue foto sono sempre bellissime ed eleganti :)
    la ricetta mi attira molto, è una novità per me :)
    la proverò :)
    Intanto ti auguro di ritrovare presto un buon equilibrio emotivo che non guasta mai :)
    complimenti ancora, un bacio..
    Silvia

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    1. ciao Silvia, grazie per i tuoi complimenti. Il mio blog è fatto un po' così: poche certezze e tanta sperimentazione. Questa volta è riuscita :-)
      Bacioni

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  3. Questo post è... proprio galattico! E mai termine mi pare più adatto, néh? ;)
    Il pane la nero di seppia mi ha meravigliato così tanto la prima volta che lo ho visto, epperò ancora non ci ho provato, ma è dietro l'angolo che mi aspetta, e a proposito di colori, puoi ben capire per quale occasione..
    a presto dunque!

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    1. Va che io e te con i colori ci capiamo al volo. Solo che sono una testa matta e non riesco a fare le cose a comando, ma il vostro (tuo e di Vale) contest 'Colour' farebbe davvero al caso mio :-)
      Baci

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  4. Ti capisco perfettamente e si deve essere come ci si sente… e per le tue foto più belle di come sono non potrebbero essere!

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    1. Grazie Stefy. Cerchiamo di trovare l'aspetto positivo anche in questo up&down :-)
      Bacioni

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  5. A me piace proprio questo di te: cioè il tuo essere mai mediano nè scontato. Con te, o è bianco e è nero e se prendi una scelta, è quella, con rigore, con coerenza.
    Se non ti avessi conosciuta, avrei subito detto che tu fossi architetto o ingegnere :-)
    E atmosfera fu.
    Questa frittata mi ha subito colpita. Le stelle nella galassia. Un pane particolare di cui sto cercando di immaginarmi il gusto (amo il nero di seppia) e una frittata fatta con una birra niente di meno che di riso.
    Bhè, solo tu potevi davvero creare una ricetta cosi particolare e cosi di "impatto".
    ps io spero che questo 2014 ti porti tante belle discese. Magari di quelle sprintose dove più vai veloce e piu acquisti velocità, cosi da farti raggiungere tutti i tuoi buoni propositi e obiettivi. e magari in questa discesa, mi unisco a te per un caffè e per incentivarti sempre più!
    un grande abbraccio roby. Complimenti per questa tua ennesima bella proposta.

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    1. Vaty, ricordo bene che questo commento lo hai scritto lo stesso giorno in cui hai dichiarato di essere 'felice'. Ecco, questo sentimento me lo hai trasmesso con energia e io me la prendo tutta come spinta ulteriore per questo 2014. Grazie e un bacione

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  6. Troppo forte questo scorcio di cielo notturno commestibile! Te lo dice una che da bambina sognava di fare l'astronauta! :)

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    1. Fantastico! I bambini della mia generazione sognavano di fare l'astronauta o la ballerina :-) Rientri in pieno nella statistica.
      Grazie per essere passata

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  7. Sono contenta che il tuo progetto si ripete perche' è bellissimo e mi piace molto.
    Per il resto mai fare le cose controvoglia, sempre solo con la passione, altrimenti non vengono bene!!

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    1. Ciao Lucy, un progetto che mi piace e soprattutto che mi stimola nuove idee. Un abbraccio

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  8. Che post favoloso!Innanzitutto buon Anno!Che sia sempre in salita (in senso buono ovviamente!) :) er quanto riguarda le foto "solo-cibo" la penso come te xche anch'io faccio così, sebbene i tuoi scatti siano molto piu belli :D è che io fotografo davvero quello che mangio quindi niente set, niente tovaglioli ripiegati accuratamente o posate d'argento..e mi piace così!Adoro questa ricetta, adoro il pane nero ma anche la frittatina fatta con la farina di ceci e la birra di riso..WOW, grande!Buon martedì baci

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    1. Grazie Meggy. Io sono invece l'esatto opposto: quando fotografo mi prendo del tempo perché mi piace anche approfondire la fotografia e sperimentare. Quindi faccio monoporzioni che poi mi mangio rigorosamente fredde o riscaldate. Buon lunedì (della settimana successiva). Un abbraccio

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  9. va bè ma come si fa a non rimanere senza parole...io che adoro la notte non vedo l'ora di provare questo pic-nic!!!perchè una delle idee per il nuovo anno è fare cose nuove ogni giorno e questa è assolutamente da inserire nella lista ^_^
    sei grande!!!!!!
    un abbraccio

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    1. Silvietta!!! Io invece sono 'solo-sole', nel senso che appena questo cala a me viene da rintanarmi. Vado ad energia solare :-)
      Sentiamoci presto. Un bacione

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  10. la cosa strana è che stavo leggendo il tuo post che mi arriva il tuo commento.. comunque, mi chiedo perché tu debba giustificare il perché non utilizzi tazze, piatti etc.. io credo la tua sia una fortuna, "purtroppo" a me piacciono e non riesco a fare a meno di creare un'ambientazione alla mia ricetta, ma lo faccio perché voglio creare in chi guarda la sensazione dell'origine del piatto e anche del gusto, dal rustico allo chic.. ma ti invidio perché tu sei diversa, hai uno stile tutto tuo e solo tuo.. trovo sia un grande pregio perché chi si distingue di natura, senza farlo solo per essere strano, è magico!! il solo problema sai qual'è!? che rischi di spostare l'attenzione di più sulle foto rispetto alla ricetta ma non credo per te sia un problema!! detto questo la foto è da vera artista, quel panino nero che solo si intravede e quelle frittate che spiccano in maniera netta.. tutto meraviglioso.. non sapevo che la scotti facesse la birra! il picnic al chiaro di luna è una genialata e io parteciperei volentieri!!! brava brava!!! un bacione

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    1. ehehehe!! Forse hai ragione: sposto l'attenzione dalla ricetta all'immagine ma forse solo perché non propongo mai grandi piatti (diciamo che gli arrosti li tengo per il privato). Tuttavia, come ho scritto sopra, riducendo ai minimi termini l'uso di oggetti per l'ambientazione, evito di acquistarli e soprattutto di sistemarli da qualche parte (che dalle mie parti lo spazio è sempre troppo poco). Un bacione e te

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  11. Mi è capitato! Vedi una cosa ti piace ma sai che non puoi indossarla se non per fare una sfilata di due minuti. Però ti fai tentare, la prendi e ti penti.
    A te invece calza a pennello questo modo di presentare il cibo. L'idea supera la ricetta. Bellissima questa mini costellazione di frittata. Brava Roby!
    p.s: ho provato anche lo yoga ma su di me non funzionava, forse non mi calzava la maestra…
    Bacio :))

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    1. ahahahah!! La maestra che non calzava?! Questa è la verità più vera. Incontra un maestro 'sbagliato' e non ti innamorerai di quello che ti verrà insegnato. Grazie Stefy.
      Bacione

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  12. Roberta, oltre ad essere molto brava ai fornelli e con la macchina fotografica, hai la straordinaria capacità di descrivere in modo efficace determinati concetti e situazioni. Fare qualcosa che non è nelle nostre corde è una cosa davvero difficile e, per quanto ci si possa violentare, il risultato non sarà mai un granchè e non ci soddisferà mai in pieno.

    A me piacciono molto quelle foto di cui hai parlato, con oggetti di contorno, mi piace guardarle ed ammiro chi riesce a scattarle... ma non sono mie e non riuscirei mai a realizzarle. "Io sono bianco, talvolta nero", amo le cose pulite e senza fronzoli... non riuscirei a scattare in modo soddisfacente qualcosa di diverso. In questo (solo in questo, non certo nei risultati e nella incredibile determinazione e bravura), credo di assomigliarti.

    Qui però i complimenti valgono doppio perchè gestire il bianco non è facile, ma gestire bene il nero come hai fatto tu è proprio difficile... almeno per me. Già che ci sono però raddoppio ulteriormente i complimenti, la realizzazione proposta qui è davvero di classe... semplice a guardarla in foto, ma frutto di una grande idea.

    Ciao ed a presto :)
    Flavio

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    1. Flavio, mandami l'IBAN che ti pago :-)
      Se proprio devo darmi il giudizio, i miei insegnanti delle medie dicevano sempre a mia mamma: 'è brava, ma potrebbe dare di più'. Questo potrebbe essere un argomento per il prossimo post. Me lo segno.
      Grazie per il tuo sostegno. Buona giornata

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  13. Foto d'avvero d'effetto!!! Complimenti per la ricetta e la presentazione!!!
    Buona giornata

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  14. le tue foto sono splendide, io le ammiro perché sto cominciando a divertirmi con la macchina fotografica e vorrei provare cose diverse per capire meglio come funziona :-)
    ma anche la ricetta è come sempre originale, capire il lavoro che piace non è semplice, bisognerebbe provarne tanti e ora non è facile nemmeno provarne uno.
    bacione

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    1. ciao!! Se hai bisogno di qualche dritta per la reflex non ha che da chiedermelo (non che sia una professionista, ma un po' di errori li ho fatti). Sul lavoro che ci piace fare, bisognerebbe capirlo da giovani perché poi è sempre più difficile aggiustare il tiro... baci

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  15. ahahahhaha, oddio! La foto è geniale ma rido per il fatto che sei una folle. No dai non dire di no, se ti dico di sì è sì. La luna e le stelle di frittata uno ci arriva ma l'eclissi del pane al nero? Sei unica! Io oggi ho parlato di quanto io sia fuori dalle mode (e dal mondo). Se ti dico che sei folle è perché mi riconosco in te e io folle lo sono. ps: ma la cottura del pane la controlli con lo stuzzicadente come per le torte? sicura sicura?

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    1. ahahaha!! Follexfolle=folle al quadrato. Io e te ci dobbiamo incontrare! :-)
      PS: azzz!! Hai ragione. Ho corretto la frase del pane con lo stuzzicadenti perché mi sono accorta che ho fatto un copia e incolla da due ricette che avevo nello stesso file. Che figuraccia....!!

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  16. Cara Robi che dirti? Pura poesia, l'idea, la foto, la ricetta, la realizzazione. Quello che mi chiedo è: ma quanto ci mettono ad accorgersi di te, di quanto sei brava?!
    Un abbraccio concentrato ;-)

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    1. Clara, ti lovvo! Ormai sei la mia personal-supporter (esiste?)
      bacioni

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  17. Una ricetta da urlo, una foto stupenda e un bellissimo post. Come dire che mi piace tutto, ma proprio tutto e scusami l'enfasi. E condivido assolutamente il tuo pensiero, inutile cercare di farsi andare qualcosa che non è nelle nostre corde. L'immagine del vestito che sta bene sul corpo ma non nel cervello è fortissima, poche parole semplici per descrivere un concetto molto bello, una metafora che può adattarsi a tante cose.

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    1. Grazie Mari, è bello sapere di non essere sola a non accettare sempre quello che non ci piace fare/essere. Un grande abbraccio

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  18. Ho improvvisamente pensato di trovarmi nello spazio...anzi, nella foderina del libro "Il piccolo Principe". Quella è la sensazione. Una luna calante, delle stelle spiritose ed una manciata di pulviscolo stellato....ci sai fare. Non amo molto il nero di seppia, è un sapore che non riesco a giudicare, ma per i giochi cromatici è perfetto! Sulla frittatina di ceci invece Standing ovation!
    Ti abbraccio mia cara.

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    1. Mi piace l'associazione con il piccolo Principe, un libro che ho letto molto volentieri già adulta. Il nero di seppia si sente appena appena, da solo un bel colore nero.
      Grazie Patty!

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  19. Roberta questa foto è semplicemente geniale e mette allegria, concordo sul fatto che ognuno deve seguire i propri gusti perché altrimenti si vede che è una forzatura non adatta a noi.buona serata Enrica

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    1. Dovrebbe esserci una legge che obbliga tutti noi a seguire le nostre attitudini, sarebbe meraviglioso....e invece si fa tantissima fatica. Io ci provo.
      Grazie per il passaggio dalle mie parti!! :-)

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  20. Altro che noia e monocromia.. foto e ricette sono eccezionali.
    Quella frittatina la mangerei in un sol boccone!!

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    1. Ti confesso che da circa un paio di anni, le mie 'frittate' sono fatte quasi sempre con farina di ceci e non con uova. Le trovo squisite....!
      Un abbraccio

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  21. Ognuno deve cercare un suo stile, uno stile per farsi riconoscere ecco... forse è questo che spesso, il più delle volte, scordiamo.
    Adoro le foto di cui parli, dove oltre al piatto c'è ambientazione (mi sa tanto che lo sai:D) e dove tutto è abbinato talmente bene che mi fanno capire che io foto così non le scatterò mai... però pensa... le foto minimaliste, quelle in cui il protagonista è solo il cibo, sono le foto più complicate e difficili perché la preparazione deve essere impeccabile! E devo dirti che ci riesci, le sai fare!
    Mi piace proprio l'uso della farina di ceci per le frittate! Un abbraccio Roberta

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    1. Tremendamente in ritardo (mi perdoni), ti ringrazio per il tuo pensiero :-)
      Un bacione Mari

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  22. Ciao Robbby, ti scrivo perché per puro caso ho avuto modo di incontrare un macellaio che prepara anche dei piatti pronti (come le rosticcerie italiane) e si stava parlando di preparazioni quando lui stesso mi dice che la marinatura, se non cotta, andrebbe sempre buttata per scongiurare pericoli!! In pratica sembra che se la cuoci non si sono problemi, mente se la usi a crudo, dovresti buttarla (come in quella per il pesce dove, la marinatura stessa elimina i parassiti ma poi va buttata e il pesce condito con una nuova salsa). Interessante no? bacini!!

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    1. Cara Monique, ci siamo confrontate in privato su questo tema e sarebbe utile e costruttivo se si arrivasse ad una verità e non solo ad un punto di vista. Ce la faremo? Io ci conto e so che tu andrai dritta per quella strada.
      Amiche di marinatura :-)

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