29 ottobre 2013

Look&Taste: latte e spaghi


Fortunatamente c'è il progetto Rice Design che mi permette di pubblicare dei post in questo periodo. Chi mi conosce sa che mi trovo in mezzo ad una tempesta e, come ho visto fare nei film, mi sono aggrappata all'albero maestro cercando di governare la barca in attesa che torni il sereno. Tuttavia è ormai assodato che ciclicamente nella mia vita arrivi un momento in cui tutto viene rivoluzionato e quando succede non ci sono mezze misure. Quindi o sopravvivo o affogo. Fortunatamente posso fare un bilancio positivo delle cose che mi sono accadute anche se sono costate tanta fatica ed energia. Ho capito che le considerazioni vanno fatte solo a posteriori, voltandosi indietro per guardare con maggiore distacco quello che è accaduto. Sovente quella che al momento sembrava una sfortuna, si è poi rivelata la cosa migliore che mi poteva capitare, quella che ha innescato la miccia e che mi ha permesso di tirare fuori energie inaspettate che mi hanno spinto, come il vento in poppa, verso il cambiamento di rotta.
Ma ritorniamo al progetto Rice Design, l'intento è sempre quello di dare una forma al gusto; questa volta ho pensato di giocare sui doppi sensi e ho rivisitato una ricetta originariamente povera come riso e latte, sostituendo al riso degli spaghetti di riso e mais. L'ho ingolosita con una morbida crema al latte e con scaglie di mandorle tostate. Il tocco di colore è regalato dai rotondi frutti del ribes che conferiscono anche una nota aspra al dessert.

Ritorno sulla mia barca allungando lo sguardo verso l'orizzonte per cercare terra...

PS: una cara amica mi ha chiesto se ho intenzione di pubblicare altri post oltre a questi dedicati a Rice Design. Ho parecchie idee ma per ora devono stare lì al calduccio tra le pieghe del mio cervello :-)


Latte e Spaghi
Per 4 bicchieri

Filetti di mandorle tostate
Ribes rossi

Per la crema al latte
500 ml di latte intero
50 gr di amido di mais
1 cucchiaino di miele di acacia o millefiori
250 ml di panna liquida fresca
i semi di mezza bacca di vaniglia
90 gr di zucchero semolato

Versare il latte in un tegame insieme ai semi di vaniglia e portare a bollore. Unire lo zucchero e l’amido di mais setacciato un pochino per volta. Mescolare energeticamente con una frusta per evitare che si formino dei grumi. Infine unire il miele. Continuare a mescolare fino all’addensamento della crema. 
Fare raffreddare la crema mescolando di frequente, quando sarà a temperatura ambiente, versarla in una ciotola e ricoprirla con la pellicola posizionata a contatto con la crema per evitare che si formi uno strato più duro in superficie. Nel frattempo montare la panna fredda di frigorifero e incorporarla alla crema delicatamente. Ricoprire e conservarla in frigorifero fino al momento del consumo.

Spaghetti al latte
500 ml di spaghetti i Riso e Mais Riso Scotti
250 gr di latte 
2 cucchiai di zucchero semolato

Portare ad ebollizione l’acqua, buttare gli spaghetti e cuocerli fino a metà cottura. Versare il latte in un tegame, portare ad ebollizione e aggiungere lo zucchero mescolando fino al completo scioglimento. Scolare gli spaghetti, versarli nel latte e continuare a cuocere fino al termine della cottura. Una volta cotti, scolarli dal latte in eccesso e farli raffreddare.

Composizione del piatto.
Versare la crema in un bicchiere, al di sopra mettere gli spaghetti e poi delle scaglie di mandorle in precedenza tostate in una padella antiaderente. Terminare con del ribes.

26 commenti:

  1. stu-pen-do!!!
    augurandoti di approdare ben presto in un porto tranquillo, ti mando un megabacio

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    1. grazie Cri.
      Diciamo che mi piace pensare che nulla accade per caso.... ;-)

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  2. Qualunque cosa ti stia succedendo, l'atteggiamento mi pare quello giusto. E' successo anche a me di voltarmi indietro e di guardare ad una apparente catastrofe come ad una delle cose migliori che potessero capitarmi nella vita. Dalle mie parti si dice: "si chiude una porta, si apre un portone" e quindi ti auguro... tanti portoni.
    E adesso grande dilemma per me. Proprio non riesco a decidermi, non so se preferisco le tue foto chiare o quelle scure. :-) Bacioooo

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    1. Ecco, quella della porta e del portone è il proverbio che mi piace ripetermi più spesso. Il mare è grosso e i nervi devono essere ben saldi, mi appello al passo di montagna: lento e progressivo fino a raggiungere una meta.
      Grazie Clara!! :-*

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  3. fra le foto e la ricetta non ti si puo' dire altro che sei uno spettacolo.... e per la tempesta.... resisti, tutto passa, tutto si muove, resisti!
    baci
    Sandra

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    1. Hai ragione Sandra: tutto si muove. Siamo sempre in movimento ma forse non sempre ce ne accorgiamo. Grazie per il sostegno.
      Un abbraccio

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  4. Terra terra ^^ lo dico io per te, va bene <3 questa ricetta è ottima, come sempre!

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    1. Stringo il timone e seguo le tue indicazioni :-)
      Grazie Arianna
      Un abbraccio

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  5. Grande! Bellissima idea anche questa! E le foto son così candide che mi trasmettono tanta tranquillità, proprio come può esserlo una rivisitazione del risolatte :)
    Un baciotto

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    1. Questa ricetta è pura contraddizione. Forse riflette quello che vorrei esprimere in questo momento.
      un bacione tesoro

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  6. Mi ha colpito moltissimo quello che hai detto Roberta, dovrei anch'io voltarmi indietro e guardare con maggiore distacco quello che è accaduto, pensare al futuro e andare avanti. Non sono una gran chicchierona, a Cagliari te ne sarai accorta:), la mia vita purtroppo è cambiata: c'era tanta sicurezza, entusiasmo e voglia di fare e progettare. Adesso non più, o meglio, si affronta la giornata e basta. Spero che tu possa trovare il tuo equilibrio.
    L'idea del latte e spaghi è molto molto bella!!
    Un abbraccio Roby

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    1. Cara Mari, mi hai colpito con le tue parole...
      Spero di avere modo di chiaccherare un po' di più con te perché so che sei una bella persona; il tuo blog e le tue foto parlano di te e dicono che hai tanta sensibilità... Un abbraccione

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  7. Sono la maga delle tempeste (a partire da quelle ormonali, che mi rendono sovente la donna più arrabbiata, nevrotica e sconvolta del mondo. Per fortuna poi mi passano :)
    Spero davvero che anche questa volta, guardandoti indietro, non potrai che pensare che è stata una fortuna. Anche io ragiono così ormai, uno dei maggiori dolori della mia vita si è rivelata poi la più grande opportunità per cambiare tutto e avere tutto, più bello, più vero, più adatto a me.
    Molto bella la tua foto, la prima è stupenda :) e molto originale l'idea di usare gli spaghetti di riso e mais.

    Un abbraccio
    Mari

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    1. Già Mari, fino ad oggi -fortunatamente- è andata così. Sempre un bilancio positivo (o forse sono io che riesco a girare le cose negative in positive?). Mi sa che io e te due chicchere prima o poi ce le dovremo anche fare...
      Un abbraccio e grazie!!

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  8. Stilisticamente perfetto.
    Gustosamente gustoso.
    Baci

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    1. Grazie Annalisa!! (in ritardissimo con la risposta, che cafona che sono...)

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  9. Fortunata te, Roberta, che hai ancora le pieghe nel cervello tra cui tenere al calduccio le idee. L'unico neurone che mi è rimasto ha oramai spianato quelle pieghe nel suo vagare alla ricerca di altre tracce di vita e di conseguenza spazio per le idee ne è rimasto poco. A parte questa profonda differenza nella conformazione dei cervelli, condivido l'altro pensiero: molto spesso gli eventi apparentemente più traumatici sono quelli che ci spingono a fare delle scelte che, nel tempo, si dimostrano veri colpi di fortuna (o di genio, dipende). L'auguri è che la tua nave giunga al più presto in porto.

    In merito alla ricetta... lo ammetto, è un mio limite enorme: se leggo "spaghetti" non riesco a pensare ad un dessert (un po' come quando al bar leggo "brioches salate"... le brioches sono dolci e basta, se sono salate sono un'altra cosa). Battute a parte, l'impressione visiva è ottima, così come le foto. Adoro il bianco, ne sanno qualcosa le amiche e colleghe cui ho fatto qualche scatto il giorno del matrimonio, costrette a posare davanti a muri, tende o qualunque cosa di bianco la casa potesse offrire.

    Un grossissimo salutone (potrà un saluto essere grossissimo? Boh)
    Flavio

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    1. Grazie Flavio, ormai le pieghe del mio cervello sono affollate (a proposito, mi leggi nel pensiero? Capirai dal prossimo post...) e anche questo non è un grande vantaggio. Per quanto riguarda la ricetta, diciamo che una specie di provocazione, un invito a guardare il mondo da un altro punto di vista. E per le foto: beh, ormai sei stato eletto a consigliere ufficiale! :-) ciaooooo

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  10. la crema al latte mi ha annebbiato il cervello... ora me la sto immaginando con quel retrogusto di vaniglia che mi fa gongolare : ) ...
    e tutto quel bianco che tu sai gestire benissimo mi fa essere taaaanto taaaanto orgogliosa di te!
    bravissima Rob!!!!

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    1. Grazie Sere, diciamo che siamo orgogliONE reciprocamente (e la tua vittoria all'MTC dove la mettiamo?).
      :-****

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