13 dicembre 2013

Look&Taste: risotto sbagliato


Come ormai saprete, questo è un mese che proprio non mi si addice: il periodo natalizio genera in me una certa malinconia e le motivazioni non ve le sto a ripetere per non annoiarvi. Tuttavia quest'anno c'è nell'aria una piacevole novità: la moderazione. A causa della crisi, il generoso sfarfallio di luci e opulenza, si è oltremodo ridimensionato per assumere una forma decisamente più consona al vero spirito natalizio che, ricordiamo, festeggia un bambinello nato in una grotta e non in uno chalet a Cortina. Quando questi si è fatto grande, si è dato decisamente da fare per cercare di migliorarci l'esistenza, trascorrendo gli anni della ragione tra i poveri e bisognosi; intenzioni e motivazioni decisamente lontane dalla frenesia degli acquisti in cui siamo immersi da almeno un paio di decenni a questa parte. Dieci anni fa ho fatto una scelta cercando di avvicinare il mio Natale a quello dei ricordi dei miei genitori, in cui un mandarino e un paio di noci erano già un motivo di festa.
Probabilmente dopo queste parole mi sarò fatta un sacco di amici. ;-)
La stessa scelta di sobrietà cerco di applicarla anche a tavola, se non altro perché ho la fortuna di non dover aspettare il 25 dicembre per poter mangiare il classico menu delle feste. Anche qui prendo in prestito un ricordo del mio babbo che mi raccontava che la festa era veramente tale, quando si poteva mangiare un pezzetto di carne. Chi ha vissuto in città durante l'ultima guerra, la fame l'ha vista davvero in faccia, e il giorno di festa non era un segno rosso sul calendario ma quando potevi mangiare qualcosa che difficilmente ti sarebbe capitato di ri-mangiare nelle settimane o nei mesi successivi.
La mia tavola della festa è imbandita con la consapevolezza di essere fortunata a poter 'festeggiare' anche il giorno dopo e quello dopo ancora.

Anche questa volta si tratta di una nuova ricetta per il progetto Riso Scotti-Rice Designil risotto 'sbagliato'. Scegliere un riso integrale per preparare un risotto è come pensare di cuocere un'orata al sale usando l'accendino: missione impossibile.
Il riso integrale non rilascia amidi in cottura, quindi si cuocerà ma senza regalarvi quella morbida 'onda' tipica dei risotti. Tuttavia ho scelto volutamente di cuocere il riso integrale come se fosse un riso da risotto (Carnaroli o Vialone Nano tanto per intenderci) aggiungendo un brodo-non-brodo che permettesse al riso di cuocersi ma senza disperdere i principi nutritivi nell'acqua di cottura. Ho evitato di usare la cipolla o lo scalogno per il soffritto mentre per il brodo mi sono affidata ad un infuso di lavanda. Per bilanciarne l’aroma molto riconoscibile, ho inserito il sapore leggermente aspro della mela verde (polpa e buccia) e il dolce della mela Royal Gala. I pistacchi tostati e salati oltre a dare croccantezza al piatto ne completano la sapidità.
Un riso per le feste ma anche per i mesi che seguiranno perché Natale può essere davvero tutti i giorni! :-)



Risotto integrale mele e pistacchi
per due persone

200 gr Riso integrale Riso Scotti
1 Mela verde Grammy
1 Mela Royal Gala
Pistacchi salati e tostati (a piacere)
Sale e pepe bianco
Olio extravergine di oliva
1 bustina di infuso alla lavanda

Lavare la mela Royal Gala, dividerla a metà e con una mandolina tagliare delle fettine sottili. Posizionare le fettine su una teglia coperta da carta da forno e metterle in forno a 70° gradi per circa 15-20 minuti, quando saranno asciutte, spegnere e lasciarle raffreddare senza toglierle dal forno.
Scaldare un litro di acqua e mettere in infusione la bustina di lavanda per circa 5-7 minuti.
Sbucciare la mela verde. Tagliare la polpa a pezzettini e la buccia a striscioline.
In un’altra padella scaldare due cucchiai di olio extravergine di oliva, fare tostare il riso integrale per qualche minuto e successivamente bagnarlo con il brodo alla lavanda e aggiungere subito i pezzettini di mela.
Il riso integrale non diventerà cremoso come un normale risotto, ma cuocerà con un leggero aroma di lavanda. Aggiustare di sale ma restare un po’ indietro perché la sapidità verrà completata dal pistacchio tostato e salato.
Mentre il riso cuoce, scaldare poco olio in una padella, fare insaporire le listarelle di buccia per 30-40 secondi e pepare leggermente.
Quando il riso sarà pronto, impiattarlo e completarlo con le bucce, i pistacchi frantumati a cui è stata eliminata la buccia e con le chips di mela croccanti.

47 commenti:

  1. Hai ragione, spesso ci dimentichiamo di ringraziare per quanto siamo fortunati che, nonostante questo periodo di crisi non soffriamo la fame.
    Cosa dire del risotto? Mi piacerebbe assaggiarlo ^^

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    1. ciao Arianna, il 'risotto' è facile e veloce. Se lo provi fammi sapere come ti viene :-)
      Buona serata :-*

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  2. Dove sto io non mi pare proprio che ci sia stato un ridimensionamento su luci e addobbi, a dir la verità. Però è molto bello e giusto ciò che dici, io per prima sperpero un po' e lo faccio con piacere perchè visto l'anno in cui uno deve stare attento ad ogni piccola spesa in più, avere un periodo in cui ci si può sentire giustificati in cuor nostro se si spende qualcosa fuori dal budget per fare dei regali alle persone a cui si tiene, forse fa anche un po' bene. Certo se lo si fa come moto d'animo spontaneo, se dev'essere sentita come una costrizione ovviamente il discorso non vale più. Sarà che la maggior parte delle persone comunque festeggia il Natale per abitudine e per tradizione ma non certo per reale fedeltà al suo senso originario, la mia famiglia per prima. Sempre festeggiato ma qui nessuno è religioso, quindi è difficile ci si conformi a qualcosa in cui non si crede. Non che sia giusto eh, però è così. Sarebbe quindi più gesto che si comportasse di conseguenza chi è credente, ecco, ma mi sa che ce ne sono pochi.
    Almeno sul fronte tavola sono a posto, nessuna opulenza per quanto riguarda me, sarò anzi fortunata se riuscirò a mangiare una portata, che comunque mi dovrò cucinare io! -_-
    Il tuo riso mi piace tantissimo, ho provato anch'io il risotto alle mele ma non con i pistacchi, che trovo ci stiano molto bene insieme, e interessante anche l'uso dell'infuso di lavanda! Per quanto riguarda la cottura non so se avrei tutta questa pazienza, è probabile che ficcherei tutto in pentola a pressione. Però a Natale si deve anche risparmiare sul gas no?! ;D

    Scusa la prolissità ^_^" buon finesettimana e a presto

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    1. Ciao!! Adoro la prolissità ;-)
      Per la questione Natale, quello che a me non piace è proprio quello dell'acquisto (con prezzi più alti) in un preciso giorno che qualcuno ha deciso per convenzione. Adoro le sorprese e sono tali proprio quando non sono aspettate mentre a Natale tutti si aspettano un regalo. Mi dispiace solo vedere tante (tante) persone che si lamentano di dover fare i regali a tutti i costi anche se non ne hanno voglia quindi mi chiedo perchè l'essere umano debba procedere per obblighi e non per quello che desidera fare veramente. Poi ognuno è ovviamente libero di festeggiare quello che desidera :-)
      Sulla ricetta del riso, effettivamente cuocere un integrale in modalità 'risotto' è un po' più lungo e con meno soddisfazione. Un tentativo per evitare di lessarlo nell'acqua e togliere sapore al chicco. La mela ci sta alla grande. Se lo provi, fammi un fischio :-) un abbraccione

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  3. Siamo in perfetta sintonia sul mood di questo periodo. Il mio Natale andrebbe a braccetto con il tuo e forse siamo in due ad esserci fatte un sacco di "amici" ma che importa! Per me Natale potrebbe essere benissimo stasera, domani o doman l'altro come anche Pasqua o il mio compleanno. Qualunque giorno fuorchè quello "comadato" in cui sembra si debba essere "felici e sorridenti" per forza, anche se lo spirito è ben altro. Il giorno in cui ritroverò quella pace e serenità, quell'amore per me stessa che oggi mi manca, quel giorno sarà per me davvero Natale. Anche se sulla tavola ci fosse solo pane e olio.
    Il riso integrale al momento mi manca ma ti rubo l'idea per conciare per le feste il riso venere a pranzo domani. Un bacione, buon fine settimana

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    1. Cara Fede, hai colto nel segno. Ma ti assicuro che non siamo da sole.
      Io e te un giorno avremo tante cose da raccontarci....
      Un bacione e buon Natale!! (sì sì, proprio oggi 16 dicembre!)

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  4. Ma dai! Ieri hai pubblicato questo risotto, che non avevo visto, e io oggi cosa ho fatto? Un risotto con mela verde polpa e buccia, senza soffritto (ma con il brodo e non l'elegantissimo infuso di lavanda;)) che sintonia!
    Per lo stile natalizio, mi trovi d'accordo... Anche per i miei i mandarini erano una festa, pure io li ricordo con un certo affetto questi particolari
    Un bacione

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    1. eheheheh!! Vedi che la telepatia funziona :-)
      Tra l'altro ricordo di averne parlato con te di un riso integrale cotto come un risotto....
      Ecco le piacevoli coincidenze di una giornata dicembrina (ma lo hai pubbliato il risotto?). Bacioni

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  5. cara roberta, mi ritrovo molto nelle tue parole e ti ringrazio per avermi fatto riflettere. anche i miei genitori mi raccontano le stesse esperienze ed è giustissimo non dimenticare quanto siamo fortunati!
    la tua ricetta è originalissima, come sempre, e la presentazione mi lascia a bocca aperta! personalmente non amo molto la lavanda, ma sarei davvero curiosa di assaggiare il tuo risotto.
    un abbraccio grande e a presto :))))

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    1. ciao Cri, usi la lavanda e sembra sempre di mangiare una saponetta! :-)
      Per quanto mi riguarda la lavanda va assunta in rigorose dosi omeopatiche proprio per evitare l'effetto sacchetto-antitarme-nel-mio-piatto. Tuttavia diluita nel brodo e domata da pistacchi e mela verde riesce ad essere piacevolmente gradevole.
      Un abbraccio e felicissima di averti rivista e ci vediamo a gennaio in pausa pranzo.

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  6. Carissima Roberta, mi piace invece molto la tua sobrietà e le tue parole. Io, in Thailandia, la fame l'ho,provata per davvero quindi capisco benissimo le tue parole.
    Noi qui a Bergamo saremo con i miei suoceri e passeremo pure un natale semplice. Anche loro sono persone che sanno bene cosa vuol dire essere fortunati. Ma non per poter festeggiare il natale, bensì come dici tu, di poter vivere il giorno dopo, e quello,dopo ancora.
    Bellissima questa tua frase.
    Così come trovo sempre interessante questi tuoi post con il riso. Ad ogni creazione, stupisci sempre ed amo la tua fotografia, sobria proprio come il tuo pensiero. Una ricetta peraltro sfiziosa. Complimenti cara

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    1. cara Vaty, mi piacerebbe molto parlare con te. Da quello che scrivi traspare una vita che ha tanto da insegnare. Chissà se un giorno ce la faremo a vederci anche solo per una pizza. Lo spero proprio.
      Ti auguro davvero tanta serenità e grazie per il tuo prezioso incoraggiamento. Bacioni

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  7. A me il Natale piace tantissimo, ma non perchè mi piacciano gli sfarzi di questi ultimi anni. Io tento sempre di isolarmi insieme ai miei cari per cercare un po' di raccoglimento. I racconti dei miei genitori sono gli stessi dei tuoi.
    Forse questa crisi nel male sta aiutando un po' tutti a capire ciò che è veramente importante.

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    1. Cara Mari, forse il Natale piacerebbe un po' di più anche a me se fosse un filo più modesto e moderato. Quello che proprio non mi va è la scelta convenzionale di una giornata all'anno da dedicare ad una serie di cose che potremmo fare anche in altri momenti. Capisco la festa per i credenti, ma per quanto mi riguarda il giorno in cui festeggiare preferisco scegliermelo io... :-)
      Grazie di esserti fermata a lasciare un commento. Un abbraccio

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  8. Dimenticavo...originalissimo modo di interpretare un risotto, bravissima!

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  9. bello il tuo blog, complimenti... e che bella ricetta!!!

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  10. Ciao Roberta, avevo intravisto il tuo post e aspettavo il momento giusto per commentare, direi che un virus è un ottimo motivo!
    Stai tranquilla io non ti odierò per quello che hai scritto, mi trovi perfettamente in linea con il tuo pensiero, anche i miei festeggiavano con mandarini e poco altro, eppure è anche colpa di chi è passato attraverso periodi di ristrettezze e sacrifici che siamo arrivati a questi eccessi.
    Dopo la penuria si è avuta l'abbondanza, anzi l'opulenza, in tutto , anche a tavola.
    Le migliori discussioni io continuo a farle con i miei per riuscire a far passare delle scelte alimentari che non sono dettate da ristrettezze, ma da consapevolezze.
    Comunque perdonami lo sproloquio, pensa che se non ci fossero i miei figli, passerei il Natale a letto, chiudendo gli occhi il 24 e riaprendoli il 7 gennaio.

    Questo riso profumato di lavanda, con la buccia di mela e la mela croccante e i pistacchi salati a dare sapore, mi incuriosisce moltissimo.

    Un abbraccio
    Loredana

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    1. ciao Loredana, che bello leggere quello che scrivi e soprattutto sapere che ci sono ancora tante persone che riescono a dare al Natale un valore differente da quello che riesco a percepire io da 'insofferente'...
      Sul fatto di entrare in letargo in questo periodo, beh, sono già partita alla ricerca della grotta ;-)
      bacioni

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  11. Sai benissimo che se potessi io farei l'aiutante di Babbo Natale! Per me questo e'm il periodo piu' bello, gioioso e pieno di aspettativa dell'anno. Io amo il Natale! E odio il consumismo. I miei regali sono tutti fatti a mano ormai da innumerevoli anni, non a causa della crisi. Le mie decorazioni sono pigne, sassi e rametti raccolti in giro per il mondo e che sono i soli souvenir che riporto dai miei viaggi....c'e' anche qualche pallina, cero...e le lucette, quelle non possono mancare, ma anch'io trovo che l'orgia consumistica che si consuma ogni anno in questo periodo, non abbia nulla a che vedere con il Natale. Pensa che io la prima fetta di panettone la mangio la mattina del 25, a colazione, pucciata nel caffelatte...allora si' che e' Natale! sapessi che fastidio mi da vederli in giro gia' a settembre....Questo tuo non risotto e' davvero interessante e la lavanda, usata con parsimonia, mi piace da matti in cucina! Un abbraccione da quassu'!

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    1. beh Roby, se Babbo Natale avesse te come aiutante, gli spalancherei porte e finestre e la festa risulterebbe decisamente meno noiosa.
      Potresti sempre ospitare nella tua casa francesce, la nuova dimora di Babbo Natale, faresti felice un sacco di bambini.
      un bacione da quaggiù

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  12. sempre delle ricette molto originali

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  13. anche mia mamma mi racconta dei mandarini sull'albero che facevano festa e il vero senso del Natale è stare insieme, non serve molto altro.
    Le tue ricette sono sempre originali, ultimamente prendo più spesso il riso integrale così posso provare la tua proposta, adoro i pistacchi!
    un bacione

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    1. Noi ascoltiamo ancora racconti di mandarini sull'albero, i nostri figli (chi li ha) avranno ancora la fortuna di ascoltare racconti di Natali 'calmierati' quindi godiamo delle tradizione e della serenità di stare insieme.
      Pistacchi e riso integrale ci stanno che è una meraviglia. Un bacione a te

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  14. E se la Roberta è l'aiutante di Babbo Natale, io sono il Topino, quello dell'avvento, quello che ti lascia il cioccolatino sotto al cuscino. :) Adoro il Natale, ma non devo di certo venire qui da te per convincerti che in assoluto è il periodo più bello dell'anno (perchè lo è, mia cara, solo che tu non te ne accorgi... ;)). Comunque, scommetto che se abitassimo vicine io ti farei cambiare idea. Echissenefrega se in giro la gente non ci pensa, alla vera magia del Natale, e si chiude nei centri commerciali. Ti svelo un segreto? è un problema loro. Non sanno cosa si perdono, perchè chiusi in casa, con un caminetto acceso mangiando, che so, un uovo fritto ;), la magia si sente ancora di più. E allora si che ti scalda il cuore. Il risotto non lo so... forse ci aggiungerei un pezzetto di formaggio per dargli un pò di cremosità. Che ne pensi? Dici che se lo replico, ci può stare? Un bacino, e a presto!!!

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    1. eeehhehehehe! Scriverò a Babbo per sapere se ci sono job posting aperti :-) Per quanto riguarda lo spirito del Natale, non sono sempre stata così, c'è stato un tempo in cui il Natale era davvero una festa ma quando ho scoperto che i regali non li portava Gesu Bambino la magia è via via svanita. A me francamente galvanizza di più vedere Star Wars :-) bacioni cara Sere
      PS: il formaggio secondo me è un po' eccessivo, coprirebbe i sapori. Però potrei porvarci...

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  15. Siamo sulla stessa lunghezza d'onda. In genere la penso così ogni anno, poi mi lascio andare e qualche cazzatella la combino, tipo comprare oggetti inutili da regalare a chi non ne ha bisogno. Vabbè. Quest'anno non succederà. Non farò regali se non cose che escono dal mio forno. La cosa che detesto maggiormente è ascoltare il telegiornale che ribatte ogni giorno sul " Quest'anno Natale di rinunce", Ma rinunce de che? Ma sanno chi rinuncia veramente a cose fondamentali durante tutto il corso della propria vita? Ecco, il problema parte da lì, dal fatto che la disparità non è veramente capita a fondo e che a chi è fortunato come siano noi, non frega nulla assolutamente di chi veramente rinuncia, non perché calcola di farlo, ma perché proprio non ha altra scelta.
    E tu sai bene quanto io sia prochristmas inside.
    Faccio una preghiera e la metto sotto l'albero: Signore, salvaci dall'ipocrisia e dalla stupidità. Amen.
    Ti abbraccio mia cara, sei sempre più breva. Pat

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    1. cara Patty, bello schiaffo metaforico quello che hai scritto. Ma mi piace la tua franchezza e la lotta all'ipocrisia è la battaglia che dovremmo portare avanti. Poi ci può essere anche Natale, compleanno, San Valentino, festa della mamma, del papà, dei nonni, di Halloween, dell'equinozio e dei solstizi...ops come vedi ogni occasione è quella giusta per spremerci come limoni :-( Buona Natale mia cara amica

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  16. Quest'anno le mie sensazioni riguardo al Natale sono un po' bipolari. Da un lato mi hanno profondamente irritata le lucine accese già a fine novembre in molte case e nelle strade. Dall'altro mi hanno fatto pensare che forse c'è proprio bisogno di Natale per cercare un pensiero o un sentimento positivo, per tirare un piccolo sospiro di sollievo. Non so, come se avessimo bisogno di una scusa o di un alibi per farlo e il Natale fosse lì pronto a fornircene una. Sul consumismo hai già detto tutto. Ma a me non può non piacere il Natale perché significa riunire parti di famiglia sparsi per l'Italia. La lavanda per cuocere un (quasi) risotto? Molto molto interessante.
    Ti abbraccio

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    1. In questi anni ho fatto una riflessione: chi è triste, depresso e solo, il Natale acutizza questi sentimenti negativi. Allora mi chiedo se il Natale è davvero fonte di conforto e di buona novella per tutti oppure se lo è solo per coloro che hanno un animo sereno. Ti abbraccio anche io :-)

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  17. embè??? io ti sono amica sempre. anche con un mandarino e due noci. posso prendere le due noci vero? : ) sebbene tu sappia meglio di me che io sotto sotto i vestiti non porto la maglia della salute ma la tutina rossa e verde da aiutante di babbo Natale.
    scherzi a parte anche a me non dispiace affatto questo natale parco e moderato, sebbene l' altro giorno una signora volesse strapparmi di mano un alberello che stavo per pagare. della serie "l' ho visto prima io". ma ti rendi conto?
    per tutto il resto anche quest' anno mi sono dedicata ai lavoretti handmade, che poi quando gli regali tempo ed attenzione alle persone a cui vuoi bene, gli regali qualcosa che non ha prezzo. solo un enorme valore. e nessuno glielo può portare via.
    io per dire quest' anno ho preso due giorni di ferie per coccolarmi i nonni...
    tornando al risotto.. il riso integrale mi piace, con le mele e i pistacchi penso pure! : ))

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    1. Signor(in)a mia, lo so che con te è una partita persa a parlar male del Natale. Tuttavia ti confesso che proprio se entro in contatto con persone come te se ancora brilla in me la fioca luce del Natale. Quest'anno invece provo per questo periodo un sentimento completamente diverso, gli anni scorsi non lo sopportavo, quest'anno lo ignoro semplicemente. Dici che sto guarendo? Bacioni e tieniti pure le due noci ;-)

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  18. Vivo il Natale diciamo...mmm... così così, ecco! Nel senso che inizialemente ne sono entusiasta, belle le lucine, belli gli adobbi ectect. poi in me scatta quel non so che e mi viene un pò di malinconia. Penso agli anni passati, in modo più o meno felice, a quello che è stato e che invece è adesso. Quindi ti capisco, capisco che non possa piacerti.
    Cucino spesso il riso integrale, è buono, trovo abbia un sapore deciso rispetto agli altri, Mi piace come l'hai abbinato, dev'essere ottimo! Un abbraccio fortefortissimo

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    1. Chissà come mai, gli artisti hanno sempre una punta di malinconia nell'anima. Sarà una consolazione, ma visto che sei una persona capace di comunicare tante emozioni con le tue foto, forse quella malinconia che ogni tanto si fa sentire, ti aiuta a scendere nella profondità di quello che vuoi esprimere, Ti abbraccio cara Mari

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  19. Ciao Roberta

    Cado immancabilmente vittima della nostalgia dei bei tempi quando, il giorno di Natale, mi sveglio e guardo l'orologio. Non sono le cinque del mattino, ora in cui abitualmente mi svegliavo da bambino in preda all'ansia ed al desiderio di trovare e scartare i pacchetti sotto l'albero. Più realisticamente sono le otto o le nove del mattino e, certo che nulla è più come a quei tempi, non avrei neppure una gran voglia di alzarmi. Solo la presenza di qualche pargoletto avrebbe potuto dare al Natale un sapore diverso, ma le cose non sono sempre come le si vorrebbe e non ho questa fortuna. Per fortuna le lunghe ore passate in libreria per scegliere il libro giusto per ogni persona, il momento in cui impacchetto i regali, in cui scrivo i bigliettini, in cui invio gli auguri personalizzando ciascun messaggio per trasmettere ai destinatari i giusti sentimenti, riescono in qualche modo a ripagarmi. Anche io non amo la frenesia del Natale ed il consumismo a tutti i costi, l'acquisto di qualunque stupidata pur di fare il regalo; preferisco qualcosa che sia veramente pensato per quella particolare persona, una cosa che faccia capire che non è stato un oggetto comprato a caso.

    Ma passiamo alla tua ricetta di oggi che è per me una vera gioia. Il riso integrale, tanto amato da me, tanto detestato da mio padre che a causa sua rimprovera solitamente mia madre per non averlo cucinato a dovere. Non sembra una cosa impossibile, neppure per il nemico giurato dei fornelli (che sarei io...), e sono certo che in questi giorni di festa non mancherà l'occasione per sperimentarlo.

    Approfitto di questo post per augurare a te ed ai tuoi cari un sereno Natale ed un Felice anno nuovo; spero che possa portare con se novità positive e... la realizzazione di qualche sogno che da tempo custodisci nel cassetto.

    Un salutone :)
    Flavio

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    1. Grazie Flavio. Grazie perché l'augurio per il 2014 me lo prendo a piene mani e penso che ce ne vorranno molti altri (di auguri) perché sarà un anno molto ma molto difficile e complesso. Per il resto come non condividere il tuo pensiero sui risvegli all'alba e sul ricordo dei regali sotto l'albero? Un bellissimo ricordo che resta lì, nascosto, insieme a quelli di quando ero bambina.
      Tanti auguri anche a te.

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  20. E come non rivolgere un pensiero a te? Una delle poche persone in grado di rapire davvero il mio interesse per la sua genuinità e per la sua classe; si, perchè tu di classe ne hai da vendere e queste tue parole rispecchiano quello che anch'io penso e dal più profondo del mio cuore. Io non ti auguro solo un 2014 luminoso e brillante dal punto di vista lavorativo ma anche e soprattutto il raggiungimento di tutti i tuoi obiettivi, perchè, e mi piacerebbe dirtelo finalmente di persona, sei una persona Bella, si con la B maiuscola. Ti abbraccio forte, fortissimo, e so che sentirai il mio abbraccio :-)

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    1. Ecco, adesso mi hai fatto commuovere.
      Le tue parole sono come carburante che mi spingono ad andare avanti, perché so che tu sai cosa significano tante cose che ci siamo raccontate. Prima o poi ce la faremo a darci quell'abbraccio di persona :-) Bacioniiii

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  21. Concordo con la tua idea di Natale.. e anche quest'anno budget regali ai minimi storici, tanto home-made, e il sentirsi fortunati per potersi svegliare la mattina di Natale insieme alla persona che ami e sapere che il regalo di Natale più bello è la cucciola trovatella da poco arrivata in casa.
    Buone Feste (ché ormai il Natale è passato)... e a me questo risotto sbagliato sembra giusto.. giusto per me :)

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    1. Mi piace il tuo 'regalo' natalizio: un cucciolo in casa non l'ho mai avuto ma prima o poi ci arriverò. Buone feste in strainritardo!! Un abbraccio

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  22. io arrivo in ritardo ma visto che Natale può essere tutti i giorni gli auguri te li faccio oggi :P ti auguro un 2014 stupendo, pieno di novità, di progetti e sogni realizzati ^_^
    un abbraccio grande grande Roby!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    p.s.:sentiamoci presto :)

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    1. ehehehe, già è vero!! Buon Natale anche a te cara Silvietta e incrociamo le dita per i nostri progetti (che sia la volta buona...)
      Un abbraccio gigante

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  23. Robbbbyy, ciao auguri di buon anno e bentornata. Anche io quest'anno ho fatto il natale e il capodanno come nel 48. A letto, a sofffrire come un soldato colpito da una mina vagante. E ancora non mi sono ripresa. Con questo risotto sbagliato, mi hai illuminato, nel senso che non avrei mai pensato fosse quasi impossibile fare un risotto con l'integrale. A parte che il mio integrale vuole 45 minuti di cottura, questo vorrebbe dire 6 litri di brodo, ma non ci avevo mai pensato al fatto che visto la mancanza d'amidi, l'onda me la scordo. In pratica lo devo prendere come se cucinassi farro no? Ok, ho ragionato anche troppo per essere il 5 di Gennaio di un anno cominciato con 39 di febbre. Ti abbraccio (con mascherina e guantini anti-virus).

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    1. Ma come?! Dì la verità che hai messo il termometro sul calorifero per evitarti tutti i bagordi festivi :-) Come stai? Spero meglio e in ripresa.
      Cuocere il riso come un risotto (che non sarà mai un risotto) è una pratica zen e soprattutto un dispendio di corrente. Tuttavia si potrebbe pensare di cuocere il riso integrale, mettendolo prima a mollo e poi provandolo a cuocere come il basmati: a fuoco lento e con l'acqua necessaria alla cottura; un questo modo il meglio del riso non verrà disperso gettando l'acqua. Mi prendo l'abbraccio e ricambio

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  24. Mia cara cugina, buon sangue non mente!
    Io, che come cuoca me la cavo stando 'a gallo' faccio spesso il risotto con il riso integrale. E' diverso, ma non per questo meno buono... diciamo 'diversamente buono'!
    Un abbraccio,
    Elena

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    1. ...se anche tu fai il 'risotto' con l'integrale, allora è una tara di famiglia :-)
      Un abbraccio a te cugi!

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